La Libia ha deportato 300 eritrei rifugiati politici

Non si hanno più notizie di circa 300 cittadini eritrei detenuti in Libia.   Si trovavano in un carcere libico, si sono ribellati alle richieste della polizia libica che voleva trasmettere i loro dati all'ambasciata eritrea. "Sono stati deportati" afferma a CNRmedia  Gabriele Del Grande, giornalista del sito web  Fortress Europe.
Si tratta anche di persone respinte dall'Italia e che in grande maggioranza hanno diritto all'asilo politico perché sfuggono dalla leva militare obbligatoria che in quel paese può durare anche 10 anni, per donne e uomini.
Cosa è successo agli eritrei imprigionati in Libia?
"Nel carcere di Misratah dove da più di tre anni sono detenuti oltre trecento eritrei tra cui un gruppo di quelli respinti nell'ultimo anno dall'Italia scoppia una rivolta dopo che la polizia libica obbliga gli eritrei a fornire le loro generalità per preparare il rimpatrio. Quella stessa notte, tra il 29 e il 30 giugno, come risposta a quella rivolta, l'esercito fa irruzione nelle celle, carica 300 persone dentro due camion container e li deporta in un centro nel deserto libico. Da 24 ore abbiamo perso i contatti con queste persone. "
Chi sono questi cittadini?
"Si tratta di rifugiati politici: sono persone che se vengono rimpatriate - lo dice Amnesty e l'ONU - rischiano gravi persecuzioni, arresto e coti marziali, perché sono in gran parte disertori dell'esercito libico".
CNRmedia - 02/07/10
Share/Save/Bookmark