Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

STARE AI GIOCHI

Olimpiadi tra discriminazioni e inclusoni
Mauro Valeri
Donne, neri, disabili, trans- e intersessuali, musulmani: le Olimpiadi moderne non erano per loro, nonostante la Carta olimpica proclamasse «La pratica dello sport è un diritto dell’uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport secondo le proprie esigenze», «senza discriminazioni di alcun genere».

Yelena isinbayeva, Usain bolt, Oscar Pistorius, Caster Semenya, Hassiba boulmerka non avrebbero potuto gareggiare ad Atene 1896. Tuttavia il diritto di ogni diversità ha avuto un lento e faticoso riconoscimento e si è imposto progressivamente in un ambiente, quello dei Comitati olimpici, fin dall'inizio razzista, sessista e intollerante per ogni scostamento dal modello del “maschio, bianco, normodotato,  terosessuale” assai caro all’élite occidentale e al mondo militare, veri padrini dell’Olimpismo moderno. In questo libro vengono esaminati cinque tipi di discriminazioni presenti nella storia olimpica: la discriminazione di genere, quella razziale, quella verso le persone con disabilità, quella nei confronti delle persone transessuali e intersessuali e quella religiosa.
Inoltre, selezionate biografie permettono di ricostruire una storia parallela dei Giochi, che affianca quella ufficiale, troppo spesso rappresentata in maniera edulcorata e lineare, laddove invece sono molte e fondamentali le discontinuità.
Una storia che vuole ridare dignità a chi è stato escluso (e continua ad esserlo) dai Giochi, in nome di una visione del mondo e dell’essere umano che non ha senso nello sport così come non lo ha nella vita quotidiana.

Odradek edizioni 2012

 


 

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Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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