Il dramma immigrati e la Lampedusa di Ronchi perla del Mediterraneo

L’Unità del 27 giugno 2009

Ha suscitato scandalo il fatto che il Tg1, con sovrumano sprezzo del ridicolo abbia omesso anche il più delicato accenno alla vicenda dell’allegro lupanare che vivacizzerebbe la vita privata del Premier. Quell’atto di censura è sicuramente grave: forse più grottesco che inquietante. Ma, come spesso accade, è altrove che si manifesta l’ordinaria efferatezza di una informazione manipolata. Giovedì sera il Tg1 ha mandato in onda un documento fantastico, un vero capolavoro di letteratura dell’orrore: ma non una pagina splatter o un esercizio crudele à la Romero. No, qui l’orrore è tutto nell’implicito, nel non detto, nel rimosso. Come in quelle scene dove tutto appare lindo e smagliante: la famiglia modello, la cucina perfetta, l’atmosfera serena e fragrante, come quella fetta dorata nel tostapane. Peccato che quel delizioso frugoletto, con l’affilatissimo bisturi dell’Allegro chirurgo, stia vivisezionando il criceto… Questi i fatti: il ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi ha visitato giovedì Lampedusa e, in un interminabile servizio, ha dichiarato: "L’isola oggi ha zero immigrati. È tornata all'Italia come perla del turismo”. La perla del turismo? Ma come parlano, questi? Che libri leggono, che film vedono, ma anche con quali criteri scelgono i loro addetti stampa? Andiamo alla sostanza: Il Mediterraneo, secondo Ronchi non avrebbe più  “quelle immagini terribili di clandestini e disperati”. Non è venuto in mente, al ministro, di domandarsi dove diavolo siano finiti quei “clandestini e disperati”. Secondo  alcune  associazioni cattoliche e protestanti, nei primi quattro mesi del 2009 i morti nel Canale di Sicilia sono stati 339. È certo che, almeno loro, non disturberanno più “la perla del Mediterraneo”.
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