Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

03 settembre 2013

Immigrati, nuovi sbarchi a Siracusa: soccorsi in mare 95 profughi siriani
Roma, 3 set. (Adnkronos) - Il barcone era stato avvistato nel pomeriggio di ieri da un velivolo Atr-42 della Guardia Costiera. Intervenuto anche un pattugliatore rumeno dell'agenzia europea Frontex. Sbarcati 32 pachistani a Roccella Jonica in Calabria
Proseguono senza sosta gli sbarchi di immigrati a Siracusa. In nottata, sono stati 95 i profughi, presumibilmente di nazionalità siriana, soccorsi in mare dalla nostra Guardia Costiera e fatti sbarcare nel porto siciliano.
Il barcone era stato avvistato nel pomeriggio da un velivolo Atr-42 della Guardia Costiera, che era in volo sulla zona, quando si trovava a 140 miglia a sud-est di Siracusa. Sul posto sono state dirottate alcune navi mercantili battenti bandiera estera e in serata è poi intervenuto un pattugliatore rumeno dell'agenzia europea Frontex.
Giunto al confine delle acque territoriali italiane, vi è stata l'operazione di trasbordo dei profughi su due motovedette inviate dalle Capitanerie di porto di Siracusa e di Catania e intorno alle due di questa notte sono arrivati nel porto aretuseo.
Nuovi sbarchi anche sulle coste calabresi. All'alba sono infatti arrivati nel porto di Roccella Jonica, in provincia di Reggio Calabria, 32 profughi di origine pachistana, che erano stati soccorsi in mare attorno all'una e mezzo di questa notte.
Dopo essere stati intercettati da un velivolo Atr-42 della Guardia Costiera - che in precedenza era gia' intervenuto per segnalare la presenza in alto mare di un barcone con 95 profughi presumibilmente siriani, poi fatti sbarcare a Siracusa - una motovedetta ha preso a bordo i migranti, per condurli al porto calabrese di Roccella Jonica, dove sono giunti alle cinque di questa mattina.



Sbarchi. Letta: "Aumenteranno, deve essere priorità per l’Ue"
Il premier: "Problema strutturale". Ieri soccorso un barcone con 104 profughi siriani, una donna morta a bordo. Vassallo Paleologo: "Serve un corridoio umanitario"
stranieriinitalia, 03-09-2013
Roma - "Mi aspetto un aumento dei flussi migratori a causa delle crisi in Nord Africa, in particolare in Siria ed Egitto".
Lo ha detto ieri il presidente del Consiglio Enrico Letta, durante una conferenza stampa a Bled, in Slovenia. "L'Italia - ha aggiunto – farà la sua parte ma il problema è strutturale. Nel semestre di presidenza italiano insieme alla Grecia porremo la pressione dei flussi migratori come una priorità dell'Europa".
Intanto, un’altra tragedia. Ieri la Guardia costiera ha intercettato un barcone con il motore in avaria che trasportava 104 persone, a bordo c’era anche una donna palestinese rifugiata in Siria di 52 anni, morta durante la traversata.
La polizia ha individuato anche i presunti scafisti, tre egiziani. Sarebbero gli unici di questa nazionalità, mentre i profughi sarebbero tutti siriani.
''Occorre creare un corridoio umanitario per consentire a queste persone di arrivare legalmente in Europa, come accadde nel '99, durante la crisi del Kosovo” commenta Fulvio Vassallo, docente di diritto d'asilo dell'università di Palermo. ''L'Italia – denuncia -  nonostante la grave situazione del momento, fa ancora valere l'accordo di riammissione firmato nel 2007 con l'Egitto, che consente di respingere gli immigrati nel paese di provenienza”.
 


Unioncamere: in calo del 30% le assunzioni degli immigrati.
La flessione più drastica è il comparto dei servizi: trasporti, logistica e magazzinaggio.
Immigrazioneoggi, 03-09-2013
Nel 2013, il mercato del lavoro italiano ha registrato una consistenze contrazione nella domanda di lavoratori stranieri, con un calo complessivo previsto del 29% rispetto al 2012. Sono i dati di una ricerca condotta attraverso Excelsior, il sistema informativo utilizzato da Unioncamere e Ministero del lavoro.
Secondo la stima, entro la fine dell’anno la richiesta di lavoratori immigrati non supererà le 43 mila unità, contro le 60.500 del 2012; in termini relativi, tali assunzioni andranno a coprire fino all’11 % di tutte quelle previste per l’anno in corso.
A presentare la flessione più drastica è il comparto dei servizi, che dovrebbe registrare un calo del 31 % rispetto all’anno scorso, assorbendo circa 13 mila stranieri in meno: le situazioni peggiori si verificano nei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (con 4 mila assunzioni in meno rispetto al 2012), dei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (meno 3 mila) e dei servizi avanzati di supporto alle imprese (-1.300 unità, pari a una contrazione del 53,7 per cento sul 2012).
Va un po’ meglio l’industria che arriverà a registrare una contrazione del 23 % circa, con un calo di 4mila unità: di queste ultime, quasi 3mila si riferiscono al solo settore delle costruzioni (-35 %).
Uniche eccezioni in positivo sono le industrie della fabbricazione di macchine e dei mezzi di trasporto (che segnalano un aumento di 240 unità rispetto al 2012, +16 % in termini relativi); le industrie della lavorazione dei minerali non metalliferi (+100 unità, +37%) e, nei servizi, le imprese che operano nell’istruzione e servizi formativi privati, dove le assunzioni previste nel 2013 potrebbero aumentare fino all’81 % (con 800 assunzioni rispetto alle 490 del 2012).
Tra le regioni il calo maggiore si registra in Piemonte, con circa 2.700 lavoratori stranieri in meno rispetto al 2012; l’anno scorso, infatti, le assunzioni erano state poco più di 6.300, mentre entro la fine del 2013 dovrebbero assestarsi sulle 3.600 unità (meno 42 % in termini relativi).



"Ti inchini ai negri". Minacce al sindaco di Riace
Il Partito Nazionalista Italiano contro il primo cittadino del paese che accoglie i profughi. “Bruceremo gli africani”
stranieriinitalia.it, 02-09-2013
Roma – 2 settembre 2013 – La favola di Riace, borgo calabrese rinato accogliendo rifugiati di tutto il mondo, diventa cupa. Un sedicente “Partito Nazionalista Italiano” (nulla da spartire con l'omonima formazione xenofoba capeggiata da Gaetano Saya) ha inviato una lettera di minacce razziste al sindaco Domenico Lucano.
“Siamo da tutte le parti, anche a Riace, siamo vicini a lei più di quanto crede, neppure la “Sacra corona unita” conosce i nostri agenti” scrive l’autore, che si firma “generale di brigata Antonio Baroni”, spiegando che “l’obiettivo del nostro partito è quello di espellere dal territorio tutti i cittadini di razza africana sbarcati sulle coste con l’intenzione di appropriarsi del nostro paese. Lo hanno potuto fare grazie all’aiuto dei comunisti, i veri traditori della patria”.
La lettera, che ora è al vaglio dei carabinieri, accusa Lucano di essere “un collaborazionista”. “Ha perso il rispetto di se stesso. Ci chiediamo come fa a inchinarsi davanti a negri che hanno invaso Riace, come fa a non sputarsi davanti allo specchio. Voi calabresi, nel giro di 20 anni, sarete i servi del- la razza islamica. Le vostre mogli e figlie diventeranno le prostitute degli sfruttatori”.
Ci sono poi gli insulti alla ministra per l’Integrazione Cècile Kyenge, che ha visitato nei giorni scorsi la Calabria: “Infame negra, allunga i suoi artigli sul nostro territorio con la pretesa dello “Ius soli”. I nostri informatori, presenti nella Repubblica democratica del Congo, ci hanno svelato che è una spia dei servizi segreti. Voi italiani del Sud non sarete più tollerati. I negri si sono introdotti nel nostro paese, saremo noi a combatterli, noi del Partito nazionalista”.
“Aspettiamo solo – si legge infine - che i negri si muovano e daremo loro battaglia. Di loro, delle loro mogli, dei loro figli, faremo strage. Li bruceremo come fecero i nostri fratelli del K.K.K. statunitense e del partito Nazionalsocialista tedesco. Li perseguiremo finché sul territorio italiano non se ne vedrà più uno. Poi inizieremo con i collaborazionisti e i comunisti. Per sbatterli fuori, impiegheremo anni, forse anche un secolo, ma i negri e gli africani piangeranno per sempre i loro morti”.
A Lucano è arrivata una telefonata di solidarietà del presidente della Camera Laura Boldrini. ''Ho raccontato alla Presidente - dice sindaco - di come la cittadinanza di Riace abbia fatto quadrato intorno a me e abbia respinto in maniera netta e ferma queste minacce. Le ho anche detto di come i più impressionati da questa lettera siano stati bambini, che su internet avevano visto alcuni filmati proprio sul Ku Klux Klan”.
“Infine – dice il primo cittadino - ho espresso alla Presidente tutta la mia inquietudine per il futuro di Riace e del progetto di accoglienza, anche nella prospettiva della scadenza del mio mandato fra nove mesi. Mi auguro che questa esperienza venga, comunque seguita e portata avanti anche nei prossimi anni”.

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