Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

20 aprile 2012

Migranti imbavagliati, l’Algeria pronta ad azioni diplomatiche
Algeri è pronta ad azioni diplomatiche contro l’Italia sul caso del rimpatrio dei due migranti. Lo ha annunciato il portavoce dl ministro degli esteri. Intanto la magistratura ha aperto un’indagine.
l'Unità, 20-04-2012
Pino Stoppon
Rischia di diventare un caso internazionale l’odissea dei due algerini rimpatriati lo scorso lunedì con un volo Roma-Tunisi. Una foto, scattata da un passeggero, li ritraeva imbavagliati, con del nastro adesivo per pacchi, e legati. Ieri, secondo la stampa locale, il governo di Algeri una volta accertata la veridicità della notizia è pronto a chiedere spiegazioni al governo italiano.
Stiamo appurando, il portavoce del Ministero degli Esteri algerino, Amar Belani ha detto Belani, «la veridicità delle informazioni rilanciate dalla stampa» e, se esse risponderanno al vero, «la parte italiana sarà chiamata a fornire le spiegazioni che si impongono in materia». «Le nostre sedi diplomatiche e consolari a Roma ha aggiunto il portavoce del Mae al sito algerino Tsa sono state incaricate di fare i passi necessari per ottenere informazioni ufficiali sul trattamento che sarebbe stato inflitto ai nostri connazionali». Belani ha quindi condannato «nel modo più energico tutto quanto attenta alla dignità dei nostri residenti all’estero. Condanniamo nella maniera più ferma questo genere di pratiche vergognose, degradanti e inumane».
INDAGINE
In attesa di sviluppi ci sarà anche un’indagine della magistratura. La procura di Civitavecchia ha aperto un procedimento, al momento contro ignoti, per verificare eventuali responsabilità. I due nordafricani nel viaggio erano scortati da due agenti in abiti borghesi. Il fascicolo, aperto dal procuratore capo Gianfranco Amendola, non ha ancora ipotesi di reato: il magistrato ha affidato gli accertamenti ai carabinieri del nucleo investigativo di Roma.
La vicenda era stata resa nota dal regista Francesco Sperandeo che si trovava a bordo dell’aereo e che ha scattato una foto con il cellulare ai due per poi pubblicarla sul suo profilo di Facebook. L’istantanea «rubata» da Sperandeo raccontava dei due clandestini seduti all’ultimo posto in fondo all’aereo, le mani legate con una fascetta di plastica, la bocca tappata con un pezzo di scotch da pacchi e una mascherina protettiva abbassata. La polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino, intanto, così come sollecitato dal capo della polizia Antonio Manganelli, sta raccogliendo tutti gli elementi al fine di redigere una relazione su quanto avvenuto.
In base a quanto ricostruito i due extracomunitari sarebbero algerini che avrebbero fatto scalo tecnico a Roma con un volo che da Tunisi doveva portarli in Turchia. Arrivati a Fiumicino la mattina del 15 aprile, avrebbero rifiutato per due volte di imbarcarsi sul volo diretto in Turchia. A quel punto le nostre autorità avrebbero fatto scattare la procedura di respingimento che prevede di riportarli nel luogo dal quale sono partite e, dunque, Tunisi. La vicenda ha sollevato un vespaio di polemiche, anche in ambito politico.



Immigrati: Cancellieri, uso nastro adesivo offende dignita' persone
(ASCA) - Roma, 20 apr - Il nastro adesivo e' stato utilizzato ''in maniera estemporanea'' dai quattro agenti dell'unita' speciale dei nuceli scorte nazionali - chiamati a intervenire a seguito di due precedenti tentativi falliti - per far si' che i due algerini irregolari rimpatriati in maniera coercitiva in Tunisia a bordo del vettore Alitalia partito lo scorso 17 aprile alle 9.35 dallo scalo romano di Fiumicino, non rimuovessero le ''mascherine verdi, morbide, chirurgiche'' utilizzate per evitare che ''potessero sputare sangue'', per salvaguardare cosi' l'incolumita' anche dei passeggeri. E' questa la ricostruzione dei fatti fornita in Aula, a Montecitorio, dal ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, durante l'informativa urgente sul trattamento riservato a due cittadini extracomunitari durante un'operazione di rimpatrio.
Per il responsabile del Viminale, l'utilizzo del nastro adesivo, pero', ''non corrisponde a nessuna delle misure coercitive previste anche a livello europeo'' e ''viene comunque percepito nella coscienza collettiva come offensivo della dignita' della persona''.
Il ministro ricorda che sul caso specifico il capo della polizia ha gia' disposto gli accertamenti necessari, per cui verranno effettuate ''tutte le verifiche con il massimo scrupolo'', in modo da stabilire la ''piena verita' dei fatti''.
Dopo aver spiegato che i due algerini sono stati sorpresi a Fiumicino mentre tentavano di entrare illegalmente nel nostro Paese, invece di proseguire il loro viaggio per la Turchia, Cancellieri rimarca il loro atteggiamento piu' che ostile nei confronti degli agenti delle forze dell'ordine.
Poi riferisce che ''ai loro polsi sono state applicate fascette in velcro, materiale di cui e' dotato il personale che effettua i servizi di rimpatrio a bordo di aeromobili''.
E che ''per prevenire il tentativo di il sputare sangue fuoriscito dalle labbra che avevano cominciato a mordersi, pratica autolesionistica cui spesso fanno ricorso gli stranieri per ostacolare l'operazione di espulsione, gli agenti ritenevano di utilizzare delle mascherine sanitarie''.
Uso che ''non contravviene alle disposizioni anche europee cui si rifanno le direttive nazionali nell'uso di mezzi di contenimento nel corso di provevdimenti di respingimento''.
Una normativa che ''ammette misure coercitive a condizione che siano giustificate dal rifiuto dell'allontanamento e siano proporzionate e non eccedano un uso ragionevole della forza, non ledano la dignita' o l'integrita fisica del rimpatriando e non compromettano la facolta' di respirare normalmente''.
Detto questo, ''l'impiego di nastro adesivo, seppure accompagnato da rudimentali accorgimenti per assicurare la respirazione e dettato dalla concitazione del momento, non appare corrispondere a nessuna delle misure previste e nei fatti si traduce in un comportamento che la coscienza collettiva - rimarca Cancellieri - percepisce come offensivo della dignita' della persona''.



Immigrati: Belisario, Cancellieri arriva con 48 ore di ritardo
(ASCA) - Roma, 20 apr - ''Le dichiarazioni del ministro Cancellieri su quanto accaduto ai due migranti sul volo di linea Roma-Tunisi, non solo arrivano con almeno 48 ore di ritardo, ma sono estremamente deboli e poco incisive: bastava dire che quanto accaduto e' un'offesa gravissima dei diritti umani''. Lo ha affermato Felice Belisario, Presidente dei Senatori dell'Italia dei Valori, che aggiunge: ''Il ministro dell'Interno aveva il dovere di intervenire subito con lo stesso sdegno, che abbiamo provato tutti nell'apprendere questa notizia indegna di un Paese civile. Bloccare i polsi e la bocca con lo scotch da pacchi non e' e non dovrebbe mai essere una misura di prevenzione e sicurezza, bensi' una gravissima violazione dei diritti umani''.
''Non c'e' giustificazione a quanto successo ed e' assurdo che il governo si svegli solo dopo le ripetute sollecitazioni da parte del parlamento. A questo punto, le parole di circostanza sono solo ridondanti. Il ministro Cancellieri - conclude Belisario a Marsala per le elezioni amministrative - ci dica piuttosto quali misure intende adottare affinche' ci sia una maggiore trasparenza nelle procedure e negli strumenti usati per il rimpatrio''.
 


Immigrati, permessi senza più valore Ma torna di nuovo il "Click Day"
Undicimila sono in scadenza. Documenti che hanno perso valore dai primi di aprile. Il motivo? I permessi concessi ad aprile 2011, con decreto del presidente del Consiglio valevano solo sei mesi. Poi sono stati prorogati per altri sei mesi. Ora, passato un anno, sono tutti scaduti e i loro titolari trasformati in irregolari
la Repubblica, 20-04-2012
VLADIMIRO POLCHI
ROMA - Torna l'emergenza permessi: undicimila in scadenza, undicimila tunisini a rischio clandestinità. I loro documenti hanno perso valore dai primi di aprile. Il motivo? I permessi concessi ad aprile 2011, con decreto del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, valevano solo sei mesi. Poi sono stati prorogati per altri sei mesi. Ora, passato un anno, sono tutti scaduti e i loro titolari trasformati in irregolari. Lo conferma la Protezione civile, mentre il Viminale fa sapere che in queste ore sta decidendo per l'eventuale rinnovo. Intanto, domani  - venerdì 20 aprile - scatta il click day per le domande d'assunzione di 35mila stagionali.
Un passo indietro. Di fronte all'emergenza sbarchi, il 7 aprile 2011 Silvio Berlusconi aveva firmato un decreto per concedere permessi temporanei ai "cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa affluiti nel territorio nazionale dal 1° gennaio 2011 alla mezzanotte del 5 aprile 2011". Quanti documenti sono stati concessi? Stando alla Protezione civile circa 11mila. Il punto è un altro: il decreto stabiliva la durata dei permessi in sei mesi. Come ricostruito da un articolo del 6 ottobre scorso 1 su Repubblica.it, poco prima della loro scadenza il governo aveva provveduto al loro rinnovo per altri sei mesi. Si arriva così ad oggi, con tutti i permessi ormai scaduti.
Il rinnovo atteso. Stando ai dati forniti dal Viminale a marzo scorso: i permessi di soggiorno per motivi umanitari rilasciati sono stati 11.006, quelli convertiti per lavoro 3.510. La Protezione civile, contattata da Repubblica, spiega che attualmente nel suo Piano di accoglienza "rimangono ancora 480 tunisini, tutti con i permessi scaduti, in attesa delle determinazioni del ministero dell'Interno". E fonti del Viminale confermano che proprio in queste ore si sta discutendo dei rinnovi dei permessi temporanei.
Via libera agli stagionali. Intanto, dalle ore 8 di domani - venerdì 20 aprile - scatta il nuovo click day. Via libera all'assunzione di 35mila stagionali: impiegati a tempo nell'agricoltura o nel turismo. La richiesta d'assunzione si intenderà accolta se entro 20 giorni lo Sportello Unico non risponderà al datore di lavoro che ha fatto domanda, nel caso in cui la richiesta riguardi un lavoratore straniero che abbia già lavorato in Italia lo scorso anno. Le domande potranno essere presentate fino alle ore 24 del 31 dicembre 2012. Tutto sul sito del ministero dell'Interno 2.



Cittadinanza: l’Unicef incontra i parlamentari “primi firmatari” delle proposte di legge di modifica della normativa.
L’organizzazione intende promuovere un percorso per arrivare a “un testo unificato e bipartisan e rispondente agli standard condivisi a livello internazionale”.
Immigrazioneoggi, 20-04-2012
Un gruppo di parlamentari di tutti gli schieramenti, primi firmatari di proposte di legge per la modifica della normativa sulla cittadinanza, ha incontrato ieri alla Camera una delegazione dell’Unicef “esprimendo un’indicazione comune affinché l’Unicef s’impegni a facilitare un percorso che consenta di arrivare a posizioni condivise su una questione, quella della riforma della legge sulla cittadinanza, dirimente per il presente e il futuro dell’Italia”.
A darne notizia è stato il presidente dell’organizzazione umanitaria, Davide Usai, spiegando che si è trattato del primo di una serie di incontri per “coinvolgere i parlamentari e membri del Governo per riprendere, in maniera partecipata, il percorso di riforma della legge n. 91 del 1992 affinché si giunga ad un testo unificato e bipartisan e rispondente agli standard condivisi a livello internazionale in materia di diritti umani fondamentali e che utilizzi la ricchezza del dibattito in atto in Italia”.
In particolare per ciò che riguarda la disciplina dell’acquisizione della cittadinanza per i minorenni di origine straniera l’Unicef Italia ha condiviso con i parlamentari presenti l’esigenza che il nuovo testo sia ispirato al rispetto dei principi di non discriminazione (Art.2) e di superiore interesse del minorenne in ogni situazione che lo riguarda (Art. 3) alla base della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
“L’Unicef Italia ringrazia i parlamentari che sono intervenuti all’incontro – ha scritto Usai in una nota – e rivolge un invito a tutti i membri del Parlamento e del Governo perché questa legislatura possa chiudersi con un fondamentale passo in avanti nell’attuazione di quanto sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia”.

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