Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

7 marzo 2013

 

Le bugie di Alemanno sui Rom capitolini
Osservatorio Italia-razzismo.it 7 marzo 2013
Amnesty International, Associazione 21 luglio, Centro europeo per i diritti dei rom (Errc) e Open Society Foundations hanno indirizzato una lettera al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, in cui evidenziano come il provvedimento approvato dal Comune, sull’assegnazione delle case popolari a persone di etnia Rom, violi le norme di diritto internazionale. Nel bando predisposto per l’accesso a tali strutture, indetto alla fine del 2012, si legge che alle persone attualmente in situazioni di “grave disagio abitativo” verrà data la priorità all’ingresso negli alloggi di “edilizia residenziale pubblica”. Ecco perché dovrebbero ottenere un punteggio elevato le famiglie “in situazione di grave disagio abitativo, accertato dall'autorità competente, che dimorino in centri di raccolta, dormitori pubblici o comunque in altre idonee strutture procurate a titolo provvisorio da organi, enti e associazioni di volontariato riconosciute ed autorizzate preposti all'assistenza pubblica, con permanenza continuativa nei predetti ricoveri da almeno un anno maturati alla data di presentazione della domanda”. I campi attrezzati di Roma riservati ai Rom pare che non rientrino in quella categoria. Quei richiedenti risiedono nei campi attrezzati che “non possono essere equiparati alla situazione descritta nella categoria A1 in quanto da considerarsi strutture permanenti”, come è stato specificato con la circolare del 18 gennaio 2013. E, come ribadito dall’assessore alle Politiche del Patrimonio e della Casa di Roma Capitale, Lucia Funari, “per il beneficio dei 18 punti, i richiedenti devono risultare ospitati in ricoveri temporanei, ossia strutture dedicate all’accoglienza di persone senzatetto, senza casa o senza fissa dimora”. Ma questa spiegazione non ha convinto i rappresentanti delle associazioni firmatarie della lettera che l’hanno interpretata come un “intento discriminatorio di precludere alle persone appartenenti alle comunità rom la possibilità di ottenere il riconoscimento del punteggio previsto dalla Categoria A1 e, dunque, di negare loro una speranza concreta di vedersi assegnato un alloggio”. Inoltre la definizione di “strutture permanenti” attribuita ai campi attrezzati è in contrasto con la recente convenzione stipulata dal Comune di Roma per la gestione del campo attrezzato Barbuta o Camping River, in cui veniva stabilito che “la permanenza al campo assume il carattere di provvisorietà”. Non solo. Nel mese di febbraio del 2010, in occasione della festa di chiusura del campo Casilino 900, il Comune di Roma si era impegnato “a portare avanti il programma di sviluppo e di integrazione della Comunità Rom nella città di Roma, particolarmente in riferimento a educazione/formazione, lavoro, casa, problematiche giovanili e assistenza sanitaria”. Si sa, certe promesse, come le bugie, hanno le gambe corte. Il sindaco pensa che il provvedimento espresso nella circolare di gennaio rientri in quel programma di sviluppo?  
 
 
Decreto flussi 2013, previsti 30 mila lavoratori stagionali
ImmigrazioneOggi.it 7 marzo 2013
Natale Forlani, direttore generale Immigrazione del Ministero del lavoro e politiche sociali, anticipa la bozza di decreto ora all’esame della Corte dei conti.
Saranno 30 mila i lavoratori stagionali previsti dal decreto flussi per il 2013. È quanto ha anticipato ieri Natale Forlani, direttore generale dell’Immigrazione e delle Politiche di integrazione presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. “Il decreto è stato firmato e ora è alla Corte dei conti – ha affermato. – Quando torna, verrà pubblicato e diventerà operativo, speriamo in tempi immediati. I lavoratori stagionali saranno 30mila, con beneficio di inventario, finché non viene approvato il decreto dalla Corte dei conti”.
Le modalità di presentazione delle domande da parte dei datori di lavoro saranno sempre online con l’introduzione delle nuove procedure di silenzio-assenso. “Si tratta di una procedura che era già in corso l’anno scorso – ha spiegato Forlani – ma in termini di informazione non ha avuto i tempi di implementazione. Ci si augura che quest’anno, almeno 10 mila su 30 mila domande seguano questo percorso”. La pratica del silenzio-assenso è stata introdotta lo scorso anno. “L’impresa che chiede un lavoratore che ha già ricevuto l’autorizzazione in precedenza per lavorare con la stessa impresa – ha spiegato Forlani - può adottare la procedura di silenzio-assenso. Dopo 20 giorni, il datore di lavoro può procedere a chiamare il lavoratore senza aspettare che lo sportello unico abbia istruito la pratica. Opera con una autocertificazione, in pratica, salvo poi verificare gli abusi”.
Introdotta lo scorso anno anche la possibilità per i lavoratori stagionali di lavorare per più imprese nei nove mesi concessi.
 
 
Cgil,esposto contro gestione Cie Bologna
ANSA 7 MARzo 2013
La Cgil ha fatto un esposto alla procura di Bologna per denunciare la ''gravissima situazione'' del Cie a Bologna. L'ha spiegato in una conferenza stampa che ha fatto il punto anche sul Cie di Modena (non oggetto dell'esposto) ma dove e' in atto una mobilitazione dei lavoratori, dipendenti dello stesso consorzio che ha in gestione Bologna. La Cgil chiede la chiusura della struttura di Bologna, e una nuova gara d'appalto, non al massimo ribasso, per quella modenese.
 
 
Ateneo Tor Vergata organizza corso su diritti
Ansa.it 6 marzo 2013
Fornire strumenti di base e normativi - sia nazionali che europei - per potere analizzare e comprendere meglio il fenomeno dell'immigrazione. E' questo l'obiettivo del corso "Diritti umani e immigrazione" che si terra' dal 7 marzo al 9 maggio prossimi, organizzato dal Centro di Ricerche Economiche e Giuridiche dell'Universita' di Roma Tor Vergata, in collaborazione con il Centro Studi e Ricerche IDOS, del Punto di contatto in Italia della Rete europea European Migration Network (EMN) e dello Studio Legale24. Il corso, rende noto l'ateneo, e' aperto a tutta la cittadinanza, con una particolare attenzione a chi opera nel volontariato e intende offrire la possibilita' di conoscere da vicino le principali tematiche riguardanti gli immigrati, tra cui la discriminazione razziale e la violenza di genere nelle comunita' immigrate, le vittime di tortura e tratta, i richiedenti asilo politico, i rifugiati, gli aspetti economici e l'inserimento degli immigrati nel mondo del lavoro, il dialogo interculturale, il dialogo interreligioso, con un breve cenno ai mass-media e ai social network nei diritti umani. Le lezioni si terranno al Dipartimento di Economia, Diritto e Istituzioni della Facolta' di Economia di Tor Vergata e vedra' la partecipazione di rappresentanti del ministero dell'Interno, dell'Ordine degli Avvocati di Roma, dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale, di alcune Ong, della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa, dell'Associazione Medici Stranieri e del Network Italiano per Richiedenti Asilo Sopravvissuti a Tortura. Per informazioni su regolamento, programma e calendario delle lezioni: www.creg.uniroma2.it.
 
 
PROGETTI DI INCLUSIONE DEI ROM IN SICILIA
Italiannetwork.it 6 marzo 2013
Dalla formazione al networking territoriale. Dalle competenze acquisite in aula all’esperienza e alle azioni locali sul territorio. È quanto propone il progetto 'Com.In.Rom', per accrescere la competenza sul fenomeno degli operatori, che nella doppia edizione svolta e curata dalla prefettura di Palermo, coadiuvata dall’ente gestore Nova Onlus Consorzio nazionale, è giunta alla seconda fase. 
Il progetto - segnalato dalla Migrantes -  prevede che a conclusione delle due sessioni formative (ciascuna di 16 giornate, per un totale di 96 ore a edizione) funzionari e dirigenti pubblici e del privato sociale costituiscano un tavolo di lavoro inter-istituzionale per realizzare politiche locali di inclusione delle comunità rom, a partire dagli stimoli, dalle competenze e dalle esperienze acquisite durante la fase formativa.
Si è costituito il network territoriale che accompagnerà il territorio di Palermo nelle iniziative di inclusione delle minoranze rom. I lavori del primo incontro sono stati aperti dal viceprefetto vicario Maria Teresa Cucinotta, che ha portato i saluti del prefetto di Palermo Umberto Postiglione. Le informazioni approfondite sul progetto sono disponibili sul sito del portale: www.cominrom.it .
 
 
 
Imbarcazione con scritta araba in spiaggia catanese Catania
Adnkronos 6 marzo 2013
La guardia costiera di Catania ha ritrovato una imbarcazione in legno, lunga circa 12 metri, con scritte in lingua araba, sulla spiaggia di Vaccarizzo. Secondo gli investigatori sarebbe stata abbandonata da migranti sbarcati nelle scorse ore sulla costa. Una motovedetta della Guardia Costiera ha perlustrato lo specchio acqueo antistante il luogo del rinvenimento, mentre dall'alto e' intervenuto un elicottero della Guardia di Finanza.
 
 
Atene, Alba dorata choc: “Faremo saponette con gli immigrati in Grecia”
Francesco De Palo
Ilfattoquotidiano.it 7 marzo 2013
Immagini e frasi da brivido. Hanno seguito i membri di Alba dorata per un mese durante le campagna elettorale greca dello scorso anno, e martedì scorso una troupe angloellenica ha visto andare in onda il proprio documentario sul canale britannico Channel 4. Con lo choc di frasi hitleriane rivolte agli immigrati da parte del candidato Plomaritis, che si dice deciso “a fare saponette con gli extracomunitari presenti sul territorio greco”. E anche: “Siamo pronti a infornarli”, con insulti e minacce rivolte ai venditori pachistani ed afghani. 
Il corto si basa sul materiale raccolto da un regista greco che ha seguito la scorsa estate per quasi un mese i membri di Alba dorata durante le fasi pre elettorali, registrando comizi, visite nei mercati rionali, progetti e dichiarazioni. Nelle immagini si ascolta il programma del partito guidato da Nikolas Mikalioliakos: la crisi economica è figlia dei tre milioni di stranieri presenti in Grecia, che vanno espulsi immediatamente per consentire ai greci di avere un lavoro e più servizi dallo stato. Li definiscono “buoni a nulla che bevono la nostra acqua, mangiano il nostro pane e respirano la nostra aria”, per poi epitetarli come “primitivi, subumani e contaminati”. Ma il punto “forte” del video è un dialogo aberrante tra lo stesso candidato e i militanti del partito, seduti al tavolino di un bar, quando si sente pronunciare la frase (con sottotitoli in inglese): “Siamo pronti ad aprire loro i forni”, come per rievocare idealmente la barbarie della shoah e di tragedie storiche del passato nazista. E aggiunge, senza la minima vergogna per il tenore delle parole espresse, che quei saponi ricavati dagli immigrati non potranno essere utilizzati dagli uomini, perché si correrebbe il rischio di infezioni, ma solo per pulire auto o marciapiedi. Poi con la pelle degli immigrati si potrebbero fare lampade da tavolo e i loro capelli veduti nei mercatini di Monastiraki, la folkloristica zona turistica sotto l’Acropoli. E ancora: “Prendiamoli a calci per sbiancarli” tra le risate di tutti i presenti.
Per poi rendersi protagonisti di una mossa degna della più spregevole propaganda: chiedono ad una famiglia del Bangladesh che passava casualmente di lì di avvicinarsi a favore di camera e, mentre si definiscono amanti degli stranieri, li immortalano invogliando a sorridere anche due bimbi. Il partito che alle urne dello scorso anno ha conquistato il 7%, facendo ingresso in Parlamento per la prima volta dopo trent’anni di “embargo”, è oggi quotato dai sondaggi all’11%, dietro i radicali del Syriza al 25% e i conservatori del premier Samaras al 23%. E’ stato al centro di numerose polemiche in questi primi otto mesi di governo “di crisi”, con episodi di aggressione sempre a sfondo razzistico nei confronti di immigrati.
Lo scorso settembre a Palliò Falliro, il secondo porto della capitale, in occasione di una festa religiosa un gruppo di militanti si presentò con mazze da baseball distruggendo i banchetti di venditori ambulanti stranieri. Pochi giorni dopo un cittadino greco, ma di origine egiziana, venne preso a catenate in faccia perché scambiato per un extracomunitario, con una foto che fece il giro del mondo: intubato in un letto di ospedale con un occhio quasi perso. Il “rischio Weimar” venne invocato già lo scorso ottobre dal premier conservatore Samaras prima della sua visita in Germania, ma il bubbone in Grecia è esploso ben prima. Con una classe politica assetata di denaro e potere, con cittadini ridotti allo stremo da un memorandum ingannevole e con uno Stato assente perché fallito da tempo: terreno quantomai fertile per la zizzania del razzismo e di assurdi incubi del passato.
 
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