Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

Menù

 

"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Richiedenti asilo, serve attenzione anche da parte dei giornalisti

Osservatorio Italia-razzismo 26.7.2012
L’Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite ha indirizzato al Governo italiano una serie di raccomandazioni dettagliate e urgenti a proposito dei richiedenti asilo e dei rifugiati presenti nel nostro territorio. Colpisce che, tra tali richieste, vi sia quella di non rinviare i profughi in Grecia fino a quando “non fornirà sufficienti garanzie per un’effettiva protezione”. In proposito c’è da dire che quelle garanzie sono assai lontane dall’essere assicurate, dal momento che non solo i risultati elettorali, ma molti fatti di cronaca, parlano di una crescente xenofobia, alimentata dalla crisi economica e dall’attività dei gruppi di estrema destra (talvolta esplicitamente razzisti).

Ma, come evidenzia l’Unhcr, la condizione dei richiedenti asilo è assai precaria su un lato come sull’altro dell’Adriatico e del Mediterraneo. Se in Grecia le condizioni sono quelle ricordate, nel nostro Paese “sono stati segnalati casi di richiedenti asilo che non hanno potuto accedere alla procedura, anche a causa del limitato accesso ai servizi di informazione e assistenza ai valichi di frontiera”. Lo stesso vale per i minori non accompagnati che, proprio a causa della carenza di personale adeguato a effettuare l’identificazione, finiscono in centri per adulti o si disperdono sul territorio senza poter godere di alcun diritto. È per questo che, suggerisce il Rapporto, “è necessario identificare gli eventuali bisogni di protezione, in maniera sistematica, al fine di garantire l’effettivo accesso alla procedura dei richiedenti asilo”. Per quanto riguarda le procedure di riconoscimento della protezione, l’Unhcr riconosce la validità del nuovo sistema informatizzato per la verbalizzazione del “modello C3”, che velocizza notevolmente la procedura, ma raccomanda altresì all’Italia di introdurre le misure legislative necessarie perché i membri delle Commissioni Territoriali (deputati a  decidere sulle domande di protezione) siano selezionati “sulla base della loro esperienza e conoscenza in materia di asilo” e svolgano questo incarico in maniera “esclusiva”. Viene richiesta, poi, una particolare attenzione al diritto dei richiedenti asilo di presentare ricorso nel caso in cui la domanda venga rifiutata, con particolare attenzione a coloro i quali sono privi di mezzi finanziari e che venga garantita, inoltre, la possibilità di permanere sul territorio italiano in attesa di conoscere l’esito del ricorso. L’Unhcr affronta anche la questione dell’accoglienza dei migranti forzati: i posti disponibili in Italia dovrebbero essere ampliati e sarebbe bene che le varie strutture sul territorio nazionale venissero uniformate a un livello “qualitativamente accettabile”. Un richiamo, infine, anche agli operatori dell’informazione a cui viene richiesto di rispettare le linee guida fornite dalla Carta di Roma, adottata dall’Ordine dei giornalisti, per garantire una corretta informazione ed evitare un “linguaggio che possa alimentare razzismo xenofobia e odio razziale” nei confronti di profughi e migranti.

Share/Save/Bookmark
 


 

Perchè Italia-Razzismo 


SPORTELLO LEGALE PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO

 

 


 

SOS diritti.
Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
leggi tutto>

Mappamondo
>Parole
>Numeri

Microfono,
la notizia che non c'è.

leggi tutto>

Nero lavoro nero.
leggi tutto>

Leggi razziali.
leggi tutto>

Extra-
comunicare

leggi tutto>

All'ultimo
stadio

leggi tutto>

L'ombelico-
del mondo

Contatti


Links