Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Gli immigrati sulla gru prima ingannati poi cacciati dall’Italia

l'Unità, 20-11-2010
Italia-razzismo   Osservatorio

A malincuore dobbiamo raccontarvi che fine hanno fatto alcuni degli stranieri che per 17 giorni sono rimasti sulla gru a Brescia. Due di essi, egiziani, di 20 e 29 anni che, secondo la Questura, avrebbero organizzato la protesta, sono stati espulsi dal nostro paese. Insomma li hanno fatti scendere con l’inganno e li hanno espulsi con un ulteriore inganno.
Sopraffazione e beffa, insieme. Ma prima che il caso Brescia sparisca dalle cronache italiane – perché, lo sappiamo, abbiamo la memoria corta - proviamo a spiegare il danno prodotto dalle decisioni governative a quanti speravano di uscire dall’anonimato con la sanatoria per colf e badanti. Nel 2009 gli italiani che avevano assunto stranieri “in nero”, utilizzandoli nel lavoro domestico, potevano regolarizzarli presentando una domanda di assunzione all’Ufficio Immigrazione della prefettura della provincia di residenza. Cio’ attraverso il versamento nelle casse erariali di 500 euro. Un’operazione che ha fruttato allo Stato circa 154milioni di euro. Ma quei soldi, a che cosa sono serviti? Pare che la metà sia stata destinata ad un fondo rimpatri che finanzia le procedure di espulsioni di stranieri privi di documenti. Questo significa che i soldi versati per la regolarizzazione, quando è stata ottenuta o quando non è stata ottenuta, finanziano il rimpatrio dei non regolari. Compresi i due egiziani. I quali lasciano l’Italia chiedendo a tutti gli uomini di buona volontà di mettersi nei loro panni. Almeno questo. Resta un interrogativo: cosa fareste se uno stato straniero vi offrisse di uscire allo scoperto rassicurandovi e garantendovi un permesso di soggiorno per vivere e lavorare – perché di questo si tratta – e poi, dopo avervi imposto una tassa, vi desse la caccia per espellervi?

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Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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