Incentivo alla natalità solo per genitori italiani, a Travate si può

Osservatorio Italia-razzismo
l'Unità 7 settembre 2010
Il pacchetto sicurezza 2008 comprende al suo interno un articolo che attribuisce ai sindaci nuovi poteri in materia di sicurezza urbana.
Il risultato è che, a più di due anni dall’approvazione di quella legge, si sono moltiplicate delibere ordinanze e regolamenti che spesso, ahinoi, hanno il sapore di procedure di esclusione rivolte agli stranieri. Spesso quei provvedimenti sono totalmente ridicoli e dimostrano la fervida immaginazione di amministratori locali che sembrano sollevati dall’idea di poter finalmente dar sfogo alle proprie peggiori fantasie in materia di discriminazione etnica. Si va dalle restrizioni ai locali commerciali stranieri, come phone center e kebaberie, al rifiuto dell’abbonamento ai mezzi pubblici, dalle limitazioni per l’accesso alle graduatorie delle case popolari, ai divieti di affitto di locali in cui pregare. L’ultima trovata l’ha avuta il sindaco di Travate (Varese) che, con chiari intenti di “conservazione dell’identità europea” (come da sua stessa ammissione), ha emanato la seguente leggina: “Il Comune elargirà 500 euro di premio per ogni bambino nato. Ma solo se entrambi i genitori del bambino sono italiani”. Come dire, in questi tempi di calo demografico, un bel premio a chi assicura la purezza della razza. Cittadini e associazioni sono insorti, ottenendo dal Tribunale di Milano una sentenza che definisce il provvedimento discriminatorio. Il comune di Tradate ha presentato ricorso contro questa decisione. A noi non resta altro da fare se non aspettare che siano i Tribunali, in questa come in tante altre situazioni, a fare l’interesse dei cittadini, ristabilire l’equità e placare un po’,almeno un po’, le velenose bizzarrie di questi solerti sindaci.
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