Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

20 settembre 2011

«Extracomunitario», per la Procura di Savona un termine da non usare
Italia-razzismo
l'Unità ,20-09-2011
Il Procuratore Capo di Savona Francantonio Granero chiede con una circolare ai pubblici ministeri e agli agenti di polizia giudiziaria di non utilizzare, negli atti giudiziari, termini come «extracomunitario», «clandestino», «rumeno» e altri. Questi termini, secondo Granero, hanno assunto negli anni un significato discriminatorio. Per questo chiede che vengano utilizzate, in alternativa, parole come «persone migranti» oppure «cittadino di un determinato paese» e che il loro uso sia limitato alle situazioni in cui risulti rilevante per la buona riuscita delle indagini. In tutti gli altri casi, quelli in cui la precisazione della nazionalità non aggiunge valore all’inchiesta, Granero vorrebbe che il linguaggio fosse lo stesso di quello adottato quando l’autore del crimine è un italiano, poiché «raramente capita di leggere italiano investe un pedone o italiano sorpreso a spacciare».
«Extracomunitario», uno dei termini bandito dalla circolare Granero, nasce negli anni Ottanta per indicare persone non appartenenti alla Comunità europea ed è testardamente ancora usato malgrado la Comunità non esista più dal 1993 quando venne sostituita dall’Unione Europea. Così, con questa iniziativa, anche se applicata esclusivamente agli atti di polizia giudiziaria, viene fornito un contributo concreto allo sviluppo di atteggiamenti tesi all’integrazione e non alla discriminazione. Si tratta di un apporto fondamentale per l’attenzione prestata alla scelta dei termini finalizzata alla tutela della persona. Un’azione del genere, se si pensa alla costruzione della notizia, non può che avere effetti positivi.



Immigrati: Barducci, espulsione Richard equivale a condanna a morte
Libero, 20-09-2011
Firenze, 20 set. - (Adnkronos) - ''Occorre evitare a Tina Richard una nuova e piu' drammatica espulsione dall'Italia. Per questa giovane nigeriana sarebbe una vera 'deportazione' e una condanna verso una fine orribile''. Cosi' Andrea Barducci, presidente della Provincia di Firenze, risponde all'appello lanciato dal gruppo EveryOne. L'organizzazione umanitaria ha chiesto la mobilitazione della societa' civile contro il rimpatrio della ragazza, appellandosi anche ad Antonio Guterres, Alto Commissario Onu per i Rifugiati, e ai membri del Parlamento europeo, affinche' esercitino pressioni presso il Governo italiano per scongiurare quelle che vengono definite ''palesi violazione degli accordi internazionali''.
Tina Richard e' una giovane originaria di Kanu, violentata e torturata in patria e rifugiatasi a Teramo. A lei nei giorni scorsi la Commissione territoriale per l'asilo di Caserta ha negato l'asilo come rifugiata, decretandone di fatto l'espulsione. La storia di Tina e' stata ricordata nei gironi scorsi anche dai senatori Marco Perduca e Mariapia Garavaglia, che si sono appellati al ministro Maroni per una positiva risoluzione della vicenda.
''La Provincia di Firenze - aggiunge Barducci - non e' nuova a battaglie in difesa dei diritti umani. sia che si tratti del destino di interi popoli come quelli saharawi e palestinesi o di singoli individui. Cosi' come ci siamo impegnati per sensibilizzare l'opinione pubblica al caso dell'iraniana Sakineh Mohammadi Ashtiani, faremo lo stesso per tentare di salvare la vita a Tina Richard''.



Schengen: la Romania accusa il Governo olandese che si oppone all’allargamento: “ostaggio di un partito estremista e anti-immigrati”.
Il ministro degli Esteri di Bucarest conferma che si lavora ad una mediazione per un ingresso scaglionato. Rientrano i veti di Francia e Germania, l’Olanda unico ostacolo.
Immigrazione Oggi, 20-09-2011
Il Governo olandese è “ostaggio della politica anti-europea di un partito estremista”, per questo si oppone all’ingresso della Romania nell’area Schengen.
È l’accusa lanciata ieri dal ministro romeno degli Esteri, Teodor Baconschi, dopo che il Governo dell’Aja aveva formalizzato la sua contrarietà all’allargamento dell’area prevista dal Trattato.
Rispetto alle altre nazioni contrarie all’ingresso di Romania e Bulgaria, il titolare degli Esteri di Bucarest ha fatto presente che “la Francia e la Germania sono diventate più flessibili, ci hanno proposto uno scenario in due tappe, ma non sono riuscite a convincere il Governo olandese che in qualche modo è ostaggio dell'agenda politica anti-europea e anti-immigrazione di un partito estremista”.
I leader europei, anche con la mediazione italiana, favorevole all’allargamento, stavano lavorando ad una mediazione da discutere nel prossimo Consiglio Ue dei ministri dell’Interno in programma il prossimo 22 settembre. L’idea di compromesso, ora minacciata dal veto olandese, prevede l’apertura dello spazio aereo e marittimo entro la fine di ottobre, mentre solo nel 2012 si deciderebbe sul più delicato dossier delle frontiere terrestri. Il Governo olandese ha tuttavia dichiarato che non approverà “neppure l’ingresso parziale” dei due Paesi.
Il capo della diplomazia romena ha tuttavia auspicato che “il blocco” rappresentato dalla posizione olandese “possa essere superato”.



Al via la consulta della Provincia di Trapani sull'immigrazione
Marsala.it, 20-09-2011
Si  è svolta ieri nella Sala Consiliare della Provincia di Trapani ''Pier Santi Mattarella'' la riunione di insediamento della Consulta Provinciale dell'immigrazione, istituita con Determina Presidenziale n. 57 dell'11/07/2011.
La riunione, presieduta dall'assessore Ignazio Zichittella, è stata l'occasione per illustrare le finalità ed i compiti che il Regolamento assegna a detto organismo ed in particolare l'attenzione è stata posta sul ruolo di stimolo e di promozione di interventi per favorire l'inserimento sociale e culturale degli immigrati presenti nel territorio provinciale.
Prendendo atto di varie richieste di inserimento, quali componenti, avanzate da diverse associazioni che si occupano delle problematiche connesse con l'integrazione degli immigrati, la Consulta ha deciso di accogliere ulteriori candidature che perverranno entro i prossimi dieci giorni.
Entro il prossimo 29 settembre, pertanto, i rappresentanti di associazioni, enti o gruppi che a vario titolo si occupano di stranieri immigrati potranno, documentando la propria attività ed allegando copia dell'atto costitutivo, rivolgere istanza indirizzata al Presidente della Provincia, per aderire alla Consulta.



Pagavano per permessi fantasma Truffati almeno 300 immigrati
Al via il primo dei tre processi contro cittadini italiani Intascavano da 2.500 a 4.000 mila euro a pratica
Corriere del Mezzogiorno, 20-09-2011
Vincenzo Damiani
BARI - Promettevano permessi di soggiorno e posti di lavoro in cambio di cifre che oscillavano tra i 2.500 e i 4.000 euro. Almeno trecento immigrati di origini africane, secondo tre indagini diverse della Procura di Bari, sarebbero stati truffati da più persone ora imputate con l'accusa di truffa e falso. Oggi è iniziato il primo processo che vede coinvolto Antonio Di Fiore residente a Bari.
IL MECCANISMO - In sostanza, i truffatori promettevano agli immigrati di sanare la loro posizione nel territorio nazionale attraverso il meccanismo di sanatoria colf e badanti in vigore da tre anni. Inserivano nel sistema informatico i dati delle vittime e quelli di fittizi datori di lavoro e all'extracomunitario consegnavano la copia del modulo compilato. In cambio si facevano consegnare i soldi.
IL RAGGIRO - Il mese successivo, quando l'immigrato veniva convocato dalla prefettura per confermare l'assunzione, si scopriva che il posto di lavoro era inesistente, così come il datore di lavoro. Solo a Gioia del Colle sarebbero stati truffati 150 immigrati.



Immigrazione:Roncade,profughi impiegati nei servizi comunali
Sono 8 giovani africani ospitati da fine giugno
(ANSA) - TREVISO, 19 SET - Otto giovani immigrati africani, ospitati dalla fine di giugno negli alloggi di Unindustria a Roncade (Treviso) saranno presto impegnati in alcuni servizi comunali, come la pulizia e la sorveglianza delle palestre, la cura del verde pubblico e delle piste ciclabili.
Lo prevede una convenzione sottoscritta dal Comune con la Cooperativa sociale Servire. I profughi, divisi in 4 gruppi di lavoro, saranno affiancati da personale del Comune e della Fondazione Citta' di Roncade e svolgeranno prima un tirocinio di formazione e orientamento. (ANSA).

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Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
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