Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

Menù

 

"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri
"Stronzo" si può dire? Ai professionisti dell'intolleranza sì
La frase del Presidente della Camera – “chi discrimina è uno stronzo” – non è passata, per così dire,  inosservata.
Molte le ragioni, innanzitutto, l’autorevolezza di chi l’ha pronunciata  e (ma ci si comincia a fare l’abitudine) la contraddittorietà rispetto alla cultura da cui Gianfranco Fini proviene. In questo caso, la ragione più dirompente è un’altra: è proprio l’epiteto usato  (davanti a dei bambini poi!) e la sua scandalosità, che l’uso quotidiano, in particolare televisivo, non ha ancora mondato. Non solo. Se quella frase fosse stata detta, che so?, da Rosy Bindi, la si sarebbe classificata come l’ennesima manifestazione di buonismo (che si fa, all’occorrenza, cattivista contro i cattivi) o come un’espressione del “politicamente corretto”. Detta da Fini, evidentemente, è tutt’altra storia. Ma perché mai, finora, di fronte alle mille nequizie dell’intolleranza etnica, nessun rappresentante dell’opposizione, politica e intellettuale, ha voluto ricorrere a quel linguaggio? (che so? Chi discrimina è una piccola e rotonda testa di cazzo)? La risposta è duplice. Per un verso, una saggia riflessione: piuttosto che radicalizzare i discriminatori, meglio è disincentivarne le pulsioni e disinnescarne l’aggressività. Ma questo, che vale certamente per gli strati popolari  indotti all’intolleranza da una convivenza non voluta e da una concorrenza temuta, non può valere per Roberto Calderoli o per Maurizio Gasparri. Per essi, l’improperio di Fini, o i mille altri possibili sinonimi ed equipollenti, anche dialettali (tipo “ciula” o “mona”) vanno benissimo: in certi casi, possono essere una mano santa. Dunque, se non vengono pronunciati, se non li pronunciamo, è per un soprassalto di perbenismo che può diventare codardia. Non perché si tema Calderoli o Gasparri (via, non esageriamo…), ma perché non piace il suono un po’ demodé di quel linguaggio politico offensivo. E questo è un errore. Nei confronti degli strati popolari che patiscono l’immigrazione perché intacca le loro risorse già scarse (servizi, spazi, forse anche lavori), è necessario esercitare la massima intelligenza nel motivare, argomentare, persuadere. Nel discutere, non nel respingere (tanto meno nell’ignominia morale dell’accusa di “razzismo”): e soprattutto nella capacità di elaborare politiche pubbliche in grado di integrare gli immigrati senza che i costi siano scaricati sui residenti delle fasce più deboli.  Ma per gli “imprenditori politici dell’intolleranza”, un po’ di sana merda, orsù.

Unità 24 novembre 2009
Share/Save/Bookmark
 


 

Perchè Italia-Razzismo 


SPORTELLO LEGALE PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO

 

 


 

SOS diritti.
Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
leggi tutto>

Mappamondo
>Parole
>Numeri

Microfono,
la notizia che non c'è.

leggi tutto>

Nero lavoro nero.
leggi tutto>

Leggi razziali.
leggi tutto>

Extra-
comunicare

leggi tutto>

All'ultimo
stadio

leggi tutto>

L'ombelico-
del mondo

Contatti


Links