Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

05 aprile 2012

Cassazione: immigrati in regola hanno diritto alla pensione di invalidità
Il Vostro Giornale, 05-04-2012
Crescono i diritti per gli immigrati in regola con il permesso di soggiorno: a questi, infatti, spetta, come ai cittadini italiani, il diritto a ricevere la pensione di invalidità civile nel caso in cui abbiano subito una elevata riduzione della capacità lavorativa e versino in disagiate condizioni di reddito, senza che per ottenere il beneficio sia richiesta la permanenza nel nostro Paese da almeno cinque anni. Ad evidenziarlo è Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, a seguito della lettura della sentenza numero 4110/2012 dando ragione a una immigrata contro l’Inps che non voleva darle l’assegno.
“L’importo gli era stato riconosciuto ma solo per il periodo successivo alla data in cui gli era stata riconosciuta la cittadinanza italiana – spiega D’Agata – Per il periodo precedente, i giudici di merito le avevano negato avevano ogni diritto. La donna che, prima del 2009 era comunque in possesso di regolare permesso di soggiorno si è rivolta così alla Suprema Corte che le ha dato ragione rinviando il caso la Corte d’Appello di Genova e facendo notare che già nel 2008 la stessa Corte di Cassazione aveva affermato che ‘al legislatore è consentito subordinare non irragionevolmente l’erogazione di determinate prestazioni alla circostanza che il titolo di legittimazione dello straniero al soggiorno nel territorio dello Stato ne dimostri il carattere non episodico e di non breve durata’”.
Se quindi gli immigrati sono regolari spiega Piazza Cavour, non si possono discriminare “stabilendo nei loro confronti particolari limitazioni per il godimento dei diritti fondamentali della persona riconosciuti invece ai cittadini”. Bocciata anche la tesi dell’Inps è secondo cui per ottenere diritto all’invalidità sarebbe stata necessaria una permanenza in Italia dell’immigrato per almeno cinque anni.



Senato: la Commissione diritti umani chiede “l’istituzione di presidi per presentare richiesta di asilo nei Paesi di partenza”.
Presentata una mozione che chiede anche l’impiego della Marina mercantile per tutelare i migranti in mare.
Immigrazioneoggi, 05-04-2012
“Il Governo si impegni a mettere in campo tutti gli sforzi necessari per l’istituzione di presidi che consentano di presentare domanda di asilo, nei Paesi di partenza e in quelli di transito, ai profughi in fuga dalla guerra libica”. È quanto chiedono i senatori della Commissione diritti umani del Senato in una mozione presentata all’aula.
“Lo scopo di tali strutture – si legge nel testo il cui primo firmatario è il presidente di Commissione Pietro Marcenaro – è di garantire a queste persone viaggi sicuri e accoglienza in un sistema di condivisione degli oneri da parte dell’Unione europea”. Per questo, i senatori chiedono anche “di dichiarare sicuro il porto di Lampedusa e riaprire immediatamente il Centro di prima accoglienza per migranti sull’isola, prevedendo trasferimenti rapidi verso l’Italia per evitare quelle situazioni limite che hanno messo in crisi e causato forte disagio a isolani e migranti”.
“È fondamentale intensificare e coordinare le attività di monitoraggio in mare – sottolineano i senatori – anche con l’aiuto della Marina mercantile per scongiurare drammi”. I senatori spiegano che “per azzerare o almeno limitare il numero delle vittime non può bastare l’azione generosa della Guardia costiera”.



Immigrati, una mozione per dichiarare «sicuro» il porto di Lampedusa
Avvenire, 04-04-2012
"Il governo si impegni a mettere in campo tutti gli sforzi necessari per l'istituzione di presidi che consentano di presentare domanda di asilo, nei paesi di partenza e in quelli di transito, ai profughi in fuga dalla guerra libica". È quanto  chiedono i senatori della Commissione Diritti umani attraverso una mozione a prima firma del presidente Pietro Marcenaro.
"Lo scopo di tali strutture - si legge nel testo presentato a Palazzo Madama - è di garantire a queste persone viaggi sicuri e accoglienza in un sistema di condivisione degli oneri da parte dell'Unione Europea. A tal fine si chiede di dichiarare sicuro il porto di Lampedusa e riaprire immediatamente il Centro di prima accoglienza per migranti sull'isola, prevedendo trasferimenti rapidi verso l'Italia per evitare quelle situazioni limite che hanno messo in crisi e causato forte disagio a isolani e migranti".
"Ora i migranti in arrivo - aggiunge Luca Odevaine, presidente della Fondazione IntegrA/Azione - vengono agganciati e scortati fino a Porto Empedocle che dista 120 miglia nautiche da Lampedusa o, nella migliore delle ipotesi, ospitati per 24 ore in strutture improvvisate e fatti ripartire verso la costa siciliana. Da lì, uomini e donne che necessitano assistenza e cure mediche, vengono portate direttamente nel C.a.r.a. di Mineo, distante 170 chilometri, con trasferimenti anche nel cuore della notte. Il problema, quindi, è stato solo spostato: la pressione su Mineo rischia di diventare gigantesca". A Mineo dal primo gennaio a oggi sono state infatti accolte più di 600 persone e si è raggiunto ormai il numero limite di 2000 ospiti.



LampedusaInFestival, on line il bando del concorso per filmaker.
L’evento si svolgerà dal 19 al 23 luglio 2012 per promuovere i valori dell’accoglienza e dell’incontro tra culture diverse. Iscrizioni fino al 19 maggio.
Immigrazioneoggi, 05-04-2012
Il cinema come strumento per fare conoscere la società, raccontando storie attraverso le quali analizzare e comprendere i fenomeni globali. È l’obiettivo de “L’incontro con l’Altro” - Festival delle migrazioni e del recupero della storia orale, il concorso per filmaker del LampedusaInFestival giunto ormai alla IV edizione e che quest’anno si svolgerà dal 19 al 23 luglio 2012 nell’isola siciliana.
Il concorso è suddiviso in due sezioni alle quali si può partecipare con filmati della durata massima di 45 minuti: “Migrazioni e Memorie” per i video sui desideri, le aspirazioni ed i sogni dei migranti ma anche per raccontare pratiche concrete verso nuove forme di convivenza civile e “Democrazia”, la novità di questa edizione, per riflettere sul significato odierno di questa parola dopo le rivoluzioni del Nord Africa e la crisi politica ed economica dell’Occidente.
A queste si aggiunge “Pelagie” una nuova sezione fuori concorso dedicata ai filmaker di Lampedusa e Linosa in grado di raccontare l’arcipelago dal punto di vista storico, naturalistico e politico.
Oltre alla proiezione delle opere in concorso, la manifestazione si svolgerà anche con convegni, dibattiti e altri eventi di arte, letteratura e musica. Per partecipare al concorso c’è tempo fino al 19 maggio. In www.lampedusainfestival.com tutte le informazioni.
(Maria Rita Porceddu)

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