Morire nel Mediterraneo

 

dal 1 gennaio    2014        2500   

                         2013          1050

                  2012        409

 

                2011     2160

 

Menù

 

"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

Un codice per il diritto d’asilo entro il 2012 L’Europa chiama l’Italia

Osservatorio Italia-razzismo 4 giugno 2011
Ci siamo quasi (o almeno si spera). Entro il 2012 verranno varate modifiche significative in materia di diritto di asilo.

La Commissione europea, infatti, parla di un «sistema europeo comune di asilo» che prevede maggiore tutela e maggiore sostegno per chi richiede una misura di protezione internazionale. Con questo provvedimento, in tutti i paesi europei i tempi per inoltrare la domanda di asilo, le procedure di valutazione e di accettazione o di diniego, saranno resi uniformi. Queste sono alcune delle modifiche che la Commissione europea propone in materia di direttive che regolano il sistema di «accoglienza» e le «procedure» per l’ottenimento dello status di rifugiato. Si tratta di misure presentate il primo giugno dall’esecutivo di Bruxelles, che costituiscono il completamento del sistema europeo comune previsto, appunto, per il 2012. Un sistema omogeneo fa sì che anche nei paesi, come per esempio l’Italia, in cui non c’è una legge organica sul diritto di asilo, vengano applicate regole in grado di rispondere in maniera non arbitraria alle richieste e a garantire i diritti all’accoglienza. Ciò significa che dovrebbero esserci delle norme precise destinate a regolare anche l’attuale e confuso sistema del trattenimento delle persone straniere, prive di uno status definito nel paese in cui hanno richiesto la protezione internazionale. Negli ultimi mesi diversi sono stati gli acronimi (Cara, Cie, Cda, Cai) per indicare i luoghi a cui si ricorre per gestire quello che il Governo ha qualificato «stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale». Ecco, forse, con un sistema europeo «comune» di asilo, quegli acronimi potrebbero ridursi. E sarebbe un vantaggio non solo per la lingua italiana.

Share/Save/Bookmark
 


 

Perchè Italia-Razzismo 


SPORTELLO LEGALE PER RIFUGIATI E RICHIEDENTI ASILO

 

 


 

SOS diritti.
Sportello legale a cura dell'Arci.

Ospiteremo qui, ogni settimana, casi, vertenze, questioni ancora aperte o che hanno trovato una soluzione. Chiunque volesse porre quesiti su singole situazioni o tematiche generali, relative alle norme e alle politiche in materia di immigrazione, asilo e cittadinanza nonché all'accesso al sistema di welfare locale da parte di stranieri, può farlo scrivendo a: immigrazione@arci.it o telefonando al numero verde 800905570
leggi tutto>

Mappamondo
>Parole
>Numeri

Microfono,
la notizia che non c'è.

leggi tutto>

Nero lavoro nero.
leggi tutto>

Leggi razziali.
leggi tutto>

Extra-
comunicare

leggi tutto>

All'ultimo
stadio

leggi tutto>

L'ombelico-
del mondo

Contatti


Links