Morire nel Mediterraneo

 

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"Ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Non hanno importanza bellezza o bruttezza: sono cose relative. Ogni faccia è simbolo della vita, e ogni vita merita rispetto. Nessuno ha diritto di umiliare un'altra persona. Ciascuno ha diritto alla sua dignità. Con il rispetto di ciascuno si rende omaggio alla vita in tutto ciò che ha di bello, di meraviglioso, di diverso e di inatteso. Si dà testimonianza del rispetto per se stessi trattando gli altri con dignità. "

Tahar BenJelloun, 1998



Relizzazione tecnica Emiliano Nieri

SABATO 14 GENNAIO ORE 9
PRESIDIO DAVANTI ALL’AMBASCIATA TUNISINA A ROMA
VIA ASMARA 7


“Immagini, tu?” chiede il testo di un appello delle famiglie dei migranti tunisini partiti subito dopo la rivoluzione verso l’Europa e che non hanno dato notizia del loro arrivo, “tuo fratello o tuo figlio parte e non dà più notizie di sé dopo la sua partenza. Non è arrivato? Non lo sai, potrebbe essere stato arrestato come passeur, potrebbe essersi rivoltato nel centro di detenzione, potrebbe…. Potrebbe essere in Italia, ma forse a Malta, forse in Libia”.
Noi siamo un gruppo di cittadini tunisini residenti in Italia che sabato 14 gennaio, anniversario della rivoluzione tunisina, ha deciso di organizzare un presidio davanti all’ambasciata tunisina a Roma alle ore 09:00 per sostenere l’appello delle famiglie tunisini dei dispersi e ribadire che la parola libertà senza libertà di movimento è una parola vuota. Per questa occasione, vista l’incapacità dell’ambasciatore a compiere il suo dovere nei confronti di queste famiglie e anche nei confronti della comunità tunisina in Italia, e visto il suo coinvolgimento nel trasmettere delle notizia sbagliate circa i dispersi alla stampa tunisina in quanto si è diffusa una notizia errata circa il coinvolgimento della marina italiana nella sparatoria contro le barche dei migranti, noi come comunità tunisina in Italia invitiamo l’ambasciatore a dimettersi immediatamente dal suo incarico perché non solo ha mancato il suo dovere ma ha addirittura ha tradito il suo paese non curandosi dei propri concittadini.
Il nostro messaggio al signor ambasciatore Naceur Mistiri è “Dégage!” (la parola chiave della rivoluzione tunisina che significa “vattene”).

Roma, 12/01/2012
Associazione G. Verde di immigrati tunisini in Italia con sede a Parma
Rebeh Kraiem

Per informazione: 3883610397- 3893434818
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