Razzismo istituzionale e circolari Inps

l'Unità del 28.05.2009

A volte basta poco. È sufficiente una distrazione leggera o una vertigine di abissale superficialità, ed ecco la frittata. Non solo: a volte basta un nonnulla perché le più virtuose intenzioni si trasformino nel loro esatto contrario.

E da una giusta preoccupazione si giunga, in men che non si dica, a un pessimo esito. Lo scorso 19 febbraio il Parlamento Europeo ha approvato una direttiva volta ad introdurre sanzioni per i datori di lavoro che si avvalgono dell’opera di extracomunitari non legalmente soggiornanti nell’UE. Si prevede, così, che ogni Stato membro controlli almeno il 10% delle imprese, selezionate in base ad un’analisi periodica tesa a individuare i settori dove maggiore è l’impiego di lavoratori irregolari. Il 25 febbraio, nella circolare sulle linee di intervento per la vigilanza del 2009, l’Inps “traduce” quella direttiva in modo approssimativo (o forse grossolano); e indica come principale area di interesse quelle “realtà economiche gestite da minoranze etniche o organizzate con l'impiego di lavoratori appartenenti alle citate minoranze”, definendole, appunto, “aziende etniche” (!). L’Inps ritiene siano queste le aziende operanti “al di fuori di qualunque regolamentazione di carattere lavoristico, previdenziale e fiscale e che realizzano non di rado vere e proprie forme di sfruttamento della manodopera”. Un’ulteriore motivazione alla necessità di “attenzionare” in particolare quelle “aziende etniche” è data dal fatto che l’evoluzione multietnica della nostra società negli ultimi anni ha modificato la realtà economica preesistente, facendo sì che alcune comunità sviluppassero “ un’attività produttiva fortemente competitiva e non di rado totalmente sommersa”. Insomma, qui non si vuole esagerare, ma avvertiamo la fastidiosa sensazione di qualcosa di simile a una “produzione di razzismo per via istituzionale”.

 

 

•    Direttiva europea in materia di sanzioni per chi offre lavoro agli irregolari

•    Circolare Inps 2009 : attività di vigilanza, linee di intervento

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